È arrivata una lettera dall’Africa, in alto c’è scritto: Azovè, 21/2/2012, alla fine c’è la firma di Sorella Assunta. È un foglio bianco di carta leggera che ha viaggiato quasi un mese per portarmi grande soddisfazione. La calligrafia celere della Sorella esprime gratitudine, qualche consiglio, un augurio e descrive i primi risultati dell’iniziativa Yovò.
Ne estraggo qualche riga per condividerla con i lettori del libro Yovò, ringraziandoli per aver contribuito a dare concretezza a questa idea:
«… finalmente abbiamo l’occasione di scrivere […] sai bene che non è facile comunicare.
Purtroppo per posta elettronica spesso non funziona, i telefoni pure e la posta è a rilento. […]
Siamo rimaste meravigliate […] che dopo 12 anni circa tu hai pensato a noi, a questa Missione, a questa gente tanto schiva ma tanto accogliente.
Che dirti, grazie […].
Il libro ci è pervenuto da circa 10 giorni […] si è pensato che con delle foto sarebbe stato più vivo e allegro ma abbiamo capito che rimandi a cercare le foto per chi vuole sull’ordinatore
(il computer n.d.s. – in francese l’ ordinateur è il computer e le sorelle missionarie parlano molto spesso il francese).
(il computer n.d.s. – in francese l’ ordinateur è il computer e le sorelle missionarie parlano molto spesso il francese).
Pensiamo che è bello quello che hai fatto, soprattutto lo scopo per cui l’hai fatto.
Tutte insieme abbiamo pensato di rendere più confortevole l’ambiente bambine piccole, per cui quello che ci arriverà sarà evoluto per la costruzione del refettorio.
Per il momento ti diciamo grazie per il ricavato inviato e per quanto stai ancora facendo e auguriamo tanto bene a te e famiglia […] qui ad Azovè le porte sono sempre aperte per accogliere.
Ciao e grazie da parte di tutta la Comunità d’Azovè.
S. Assunta e Sorelle»
Lettori di Yovò, se il refettorio sarà bello e accogliente sarà anche merito vostro. Il messaggio di gratitudine in queste righe è anche per voi.