venerdì 21 settembre 2012

Le foto: Per strada


 «… al posto del cavo che i gendarmi tendevano in mezzo alla strada, c'era un cubo di cemento, con le finestre protette da sottili barre di ferro. Un braccio nero sbucò dalla finestra laterale attirando l'attenzione della sorella sulla grassoccia ragazza che sentenziò l'importo del pedaggio: “Quattre cent, merci”.»

giovedì 23 agosto 2012

Le foto: Abomey 2




«In un angolo un uomo a torso nudo, seduto in terra, tirava ritmicamente uno spago che, percorrendo una struttura di legno, azionava uno strumento che a sua volta soffiava aria per mantenere vivo un piccolo fuoco fumoso acceso all’interno di una specie di sconnessa fornace di latta»


«Con un piccolo martello acuminato cominciò a picchiarci sopra con decisione, facendo esplodere frammenti di argilla dappertutto. Dopo pochi colpi ben assestati dalla terra marrone cominciò ad intravedersi il luminoso giallo ocra del rame. Le mani dell’uomo si fecero più delicate e dall’argilla uscì una piccola donna con un fagotto sulla testa»

martedì 7 agosto 2012

Le foto: Abomey 1


«Sotto il portico gli artigiani erano ancora all’opera e mi avvicinai incuriosito [...] appartenevano a famiglie che già al tempo dei re erano conosciute per la loro attività e che da generazioni si tramandavano le antiche tecniche.»


«… un altro uomo, seduto su un rudimentale telaio, lanciava con maestria da una mano all’atra un blocco conico di legno al quale era attaccato un filo che faceva passare tra vari altri fili tesi su una larga barra di legno. Oltre la barra si piegava, adagiandosi su un basso tavolino, la stoffa incredibilmente colorata e robusta. Il tessitore sembrava ballare col suo compagno telaio, utilizzando entrambe le mani e i piedi. Alle sue spalle erano appesi tessuti dai colori sgargianti sui quali risaltavano figure geometriche multicolori, tovaglie con i relativi tovaglioli, tuniche e giacche con ampi pantaloni abbinati.»

domenica 5 agosto 2012

Le foto: Ganviè 4


«...fummo attorniati da numerosi bambini che si destreggiavano in acrobazie sulle imbarcazioni contendendosi la nostra attenzione. Si mettevano a testa in giù facendo sbucare dai bordi delle piroghe soltanto le gambe, le tenevano in verticale e poi le aprivano roteando su stessi. Utilizzavano la barca con una tale destrezza da farla sembrare un’appendice del proprio corpo.»

mercoledì 6 giugno 2012

Le foto: Ganviè 3


«… donne con i bambini recuperavano reti tubolari saldamente legate a dei pali conficcati sul terreno e numerosi pescatori lanciavano le loro reti facendole esplodere dalle mani con un fulmineo colpo di reni.»

foto gentilmente concessa da Daniela.

martedì 29 maggio 2012

Le foto: Ganviè 2


«Il rombo costante del motore ci spinse al largo e percorremmo sette - otto chilometri in mezzo alle acque marroni e leggermente increspate del lago Nokouè.»

domenica 27 maggio 2012

Le foto: Ganviè 1


«… ad osservare una moltitudine di piroghe di legno e di metallo eroso dall’acqua che venivano trascinate sulla riva. Lì avveniva un intenso scambio di merci con altra gente in terraferma e alcune imbarcazioni ripartivano cariche di frutta. Fu il primo scorcio della realtà di Ganviè, dove la gente faceva tutto in barca, gli spostamenti, i giochi, la pesca e anche il mercato.»

venerdì 25 maggio 2012

Le foto: moto-taxi


«Daniela colse l’occasione per provare il brivido di un viaggio a cavallo di uno dei famosi zemigian, i moto taxi.»

mercoledì 23 maggio 2012

Le foto: spiaggia 4


«… si aprì davanti a me, infinito e solitario, mentre il sole bruciava la spiaggia chiara e il vento, sibilando tra le foglie segmentate del palmeto, spostava granelli di sabbia fine facendoli rotolare su se stessi con un impercettibile movimento orizzontale.»

domenica 20 maggio 2012

Le foto: Ouidah


«Andando verso il mare mi avvicinai alla “Porte du Non Retour”, porta del non ritorno, un monumento costruito dall’Unesco [...] la struttura perimetrale bianca della trabeazione racchiudeva il corpo marroncino del monumento, sull’architrave e sui pilastri di sostegno dei bassorilievi raffiguravano scene di schiavi inginocchiati in catene e in fila per essere imbarcati. Il blocco principale poggiava su una base di marmo bianco, raggiungibile salendo pochi scalini… »


«Un uomo con un minuscolo cappello bianco stava spazzando, chino, il pavimento ricoperto di granelli di sabbia scura. Incrociai il suo sguardo cercando un frammento di sofferenza e lo immaginai bendato e impaurito.
Guardavo negli occhi sbagliati. […]
Come tutto il resto, la schiavitù in Benin era per strada...»

giovedì 12 aprile 2012

Le vendite: Yovò è anche su Amazon.

Da oggi Yovò è disponibile anche su Amazon Italia, Spagna, Francia e Germania.
Per acquistare il libro approfittando degli sconti di Amazon clicca qui.

venerdì 23 marzo 2012

I risultati: una lettera dall'Africa

È arrivata una lettera dall’Africa, in alto c’è scritto: Azovè, 21/2/2012, alla fine c’è la firma di Sorella Assunta. È un foglio bianco di carta leggera che ha viaggiato quasi un mese per portarmi grande soddisfazione. La calligrafia celere della Sorella esprime gratitudine, qualche consiglio, un augurio e descrive i primi risultati dell’iniziativa Yovò.

Ne estraggo qualche riga per condividerla con i lettori del libro Yovò, ringraziandoli per aver contribuito a dare concretezza a questa idea:

«… finalmente abbiamo l’occasione di scrivere […] sai bene che non è facile comunicare.
Purtroppo per posta elettronica spesso non funziona, i telefoni pure e la posta è a rilento. […]
Siamo rimaste meravigliate […] che dopo 12 anni circa tu hai pensato a noi, a questa Missione, a questa gente tanto schiva ma tanto accogliente.
Che dirti, grazie […].
Il libro ci è pervenuto da circa 10 giorni […] si è pensato che con delle foto sarebbe stato più vivo e allegro ma abbiamo capito che rimandi a cercare le foto per chi vuole sull’ordinatore
(il computer n.d.s. – in francese l’ ordinateur  è il computer e le sorelle missionarie parlano molto spesso il francese).
Pensiamo che è bello quello che hai fatto, soprattutto lo scopo per cui l’hai fatto.
Tutte insieme abbiamo pensato di rendere più confortevole l’ambiente bambine piccole, per cui quello che ci arriverà sarà evoluto per la costruzione del refettorio.
Per il momento ti diciamo grazie per il ricavato inviato e per quanto stai ancora facendo e auguriamo tanto bene a te e famiglia […] qui ad Azovè le porte sono sempre aperte per accogliere.
Ciao e grazie da parte di tutta la Comunità d’Azovè.
S. Assunta e Sorelle»

Lettori di Yovò, se il refettorio sarà bello e accogliente sarà anche merito vostro. Il messaggio di gratitudine in queste righe è anche per voi.

mercoledì 14 marzo 2012

Le foto: La cerimonia ad Agouè 2


"... ragazzine accuratamente abbigliate con costumi colorati si destreggiavano coordinatamente in coreografie danzanti e gruppi di persone, sparsi qua e là tra le palme, avevano dato il via alla parte più divertente della giornata..."

martedì 13 marzo 2012

Le foto: La cerimonia ad Agouè


"... mi accomodai lateralmente, vicino al coro delle ragazzine che continuavano a cantare dirette da una compagna poco più grande [...] le spalle e le braccia nude erano adornati da striature bianche dipinte direttamente sulla pelle nera. Dietro a loro una fila di ragazzini le accompagnavano con grandi tamburi e altri piccoli strumenti a percussione..."

lunedì 12 marzo 2012

Le foto: spiaggia 3


"La spiaggia era larga e il mare si proponeva più calmo e amichevole sulla sabbia fine.
Il proprietario del locale aveva sistemato lungo la spiaggia alcuni conici ombrelloni di foglie dure e legnose, sorrette da tronchi tagliati a circa due metri e mezzo da terra...
"



mercoledì 29 febbraio 2012

Le foto: spiaggia 2


"...quasi mimetizzati sotto l’ombra scura degli alberi, tre ragazzi si rilassavano comodamente seduti sulla sabbia..."

sabato 25 febbraio 2012

Le foto: spiaggia 1


"...il profilo blu intenso del mare si confondeva col cielo perfettamente uniforme, ingannando la percezione dell’orizzonte [...] guardai la spiaggia fin dove il mio sguardo poteva arrivare e non colsi alcuna presenza, né umana, né di altri animali. Era perfettamente libera, un ambiente intatto, senza intrusioni, senza storpiature..."

lunedì 20 febbraio 2012

Le foto: gechi


"...e, cosa che mi incuriosì e mi sembrò più astuta dei nostri metodi chimici, tenevano in camera dei gechi: lucertoloni ghiotti di insetti!"

domenica 19 febbraio 2012

Le foto: per strada 4


"Al centro di quello che sembrava un piccolo paese, ci trovammo di fronte ad un cubo di cemento, posto sopra una base rotonda. Nelle quattro facce visibili erano distintamente tracciate delle frecce di colore blu indicanti le località raggiungibili."

venerdì 17 febbraio 2012

Le foto: per strada 3


"...quando tornammo nella strada asfaltata, sentivo ancora nelle orecchie l'assordante sbatacchiare della pista e sembrava impossibile che i pneumatici rotolassero così liberamente sull'asfalto."

giovedì 16 febbraio 2012

Le foto: il centro fisiatrico per bambini


" il centro pullulava di bambini con problemi ossei e articolari che lì venivano curati..."

venerdì 10 febbraio 2012

Le foto: bantumi


"Ben presto constatai non solo la velocità delle mani della mia avversaria-insegnante, ma anche che, con il raffinarsi della tecnica..."

martedì 7 febbraio 2012

I risultati: progettazione di una stanza – refettorio

Sono stati inviati  i primi proventi del libro Yovò e quanto generosamente offerto da alcuni lettori a sostegno del progetto.
Iniziamo così ad avvicinarci al secondo obiettivo di Yovò.
Le Sorelle Apostole della Consolata mi comunicano che le risorse di questa prima fase concorreranno alla realizzazione di una stanza – refettorio per bambine in condizioni di povertà accolte nella missione di Azovè (Benin).
Nei prossimi post potrete seguirne gli sviluppi.

lunedì 6 febbraio 2012

Le foto: il villaggio 4


"... si elevavano, in maniera casuale, numerose case basse, per lo più costituite da un'unica stanza che fungeva da riparo per la notte e piccolo magazzino per i pochi viveri e i pochi oggetti che possedevano."


"... i muri erano fatti della stessa terra rossa, essicata e pressata in grossi mattoni porosi... [...] non c'erano porte da chiudere. Sull'entrata, il più delle volte, c'era una semplice tenda colorata."

domenica 5 febbraio 2012

Le foto: il villaggio 3

Immagine villaggio - Benin - Yovò

"...era un'attrattiva troppo forte non solo per i bambini, ma anche per i più grandi che, di tanto in tanto, mi chiedevano informazioni alle quali non potevo rispondere, non comprendendo la loro lingua."


Immagine villaggio - Benin - Yovò


martedì 31 gennaio 2012

Le foto: il villaggio 2


"...la macchina fotografica [...] ad ogni scatto creava l'ilarità generale [...]. I bambini la incitavano continuamente, mettendosi nelle posizioni più strane e facendo grandi ammucchiate per stare tutti al centro dell'obiettivo."


domenica 29 gennaio 2012

Le foto: il villaggio 1


"...via via che ci inoltravamo nel villaggio sbucavano bambini e ragazzini da ogni angolo per vedere l'uomo bianco" 

sabato 28 gennaio 2012

Le foto: per strada 2


"... alcune donne stendevano il mais appena raccolto ai bordi della strada per farlo seccare..."

venerdì 20 gennaio 2012

Le foto: per strada


"...avvicinandoci alla periferia della città la confusione diminuì e la nostra velocità aumentò." 

mercoledì 18 gennaio 2012

Il libro: Yovò ebook

Per gli amanti della lettura su video Yovò è stato pubblicato anche in formato elettronico.
E' possibile scaricare il libro in Pdf dal sito di Lulu e al più presto sarà disponibile anche in formato ePub.
Per l'anteprima o per acquistare clicca su questo pulsante:

Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.

venerdì 13 gennaio 2012

Le foto: Vespa a Cotonou


"Girai lo sguardo verso l'altro finestrino posteriore quando, ad un incrocio, si affiancò una Vespa Piaggio, l'unico marchio italiano ricorrente in Benin. Guidava un uomo vestito all'europea con una camicia azzurra con le maniche rimboccate sulle braccia nere. In piedi, sulla pedana tra le sue gambe, stava la figlioletta con un vistoso vestitino rosso, giallo e blu. Sua moglie, con un turbante multicolore che riprendeva la fantasia della gonna, stava seduta nella lunga sella dietro a lui e tratteneva tra il suo petto e la schiena del marito l'altra figlia, un po’ più grandicella della prima! Quattro persone su una Vespa 125!"

lunedì 9 gennaio 2012

Le foto: Aeroporto, viaggio di andata 4


"...atterrammo nel piccolo aeroporto Cadjhehoun [...] C'erano solo due aerei in tutta l'area aeroportuale. Ci fecero scendere e attraversammo a piedi la pista d'atterraggio."

domenica 8 gennaio 2012

Le foto: Aereo viaggio di andata 3


"... la prima terra che rividi fu dal cielo di Cotonou. [...] Lo spuntone roccioso proteso verso il mare si trasformò, man mano che ci avvicinavamo, in una distesa rossiccia nella quale una mano incurante aveva gettato agglomerati di povere baracche in muratura e lamiera sgangherata."

venerdì 6 gennaio 2012

Le foto: Aereo viaggio di andata 2

“…la terra scomparve e al suo posto si estese un illimitato manto bianco spumoso. L’accecante effetto del sole su quella bianca distesa era strano e meraviglioso.”
pag. 28.