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lunedì 19 dicembre 2011

Il libro: Yovò c’è!

Yovò è stato pubblicato!
Per vedere l’Anteprima del libro e leggere le prime 10 pagine è sufficiente collegarsi al sito http://www.lulu.com/, inserire nella casella CERCA “Yovò”, seguire i link “Ulteriori informazioni” , “Anteprima” e… BUONA LETTURA!




A breve inserirò a margine di questa pagina anche il collegamento diretto. [aggiornamento del 21/12/2011: alla tua destra nello schermo ho aggiunto il pulsante "Compra il libro", cliccandoci sopra si arriva direttamente al servizio vendita, da li, cliccando su Anteprima, si possono leggere le prime 10 pagine]
Il codice ISBN, utile per chi volesse ordinare una copia in libreria, è: 978-1-4709-5543-4

Grazie a quanti hanno contribuito alla realizzazione di questa idea, a chi ha letto in anteprima la bozza del libro e mi ha incoraggiato, a chi ha condiviso il mio entusiasmo. Grazie a voi, lettori di questo blog, che mi avete seguito sino a qui e a chi continuerà a farlo.

venerdì 16 dicembre 2011

Il libro: la bozza di stampa

Signore e signori, con grande soddisfazione ho il piacere di comunicarvi in anteprima mondiale che è arrivata la stampa di prova di Yovò!


Nelle foto ci sono il pacco e la primissima, unica, stampa del libro.



La copertina va abbastanza bene, la carta è di buona qualità, forse un po' troppo liscia e bianca per i miei gusti, la qualità di stampa ottima, la rilegatura termica sembra tenere bene. Le pagine profumano di nuovo.
La confermo con l'aggiunta del logo di Lulu, e a breve diamo ufficialmente il via alla distribuzione!

mercoledì 14 dicembre 2011

Far da se: Pubblicazione

Preparato il testo per la stampa non resta che scegliere il servizio per l’auto-pubblicazione.
Dopo aver confrontato diversi fornitori ho scelto Lulu, uno dei principali fornitori di servizi per il self-publishing on-line.
Lulu mi permette di caricare il testo, dargli le opportune impostazioni di forma e qualità, comporre la copertina, attribuirgli un codice ISBN (numero che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo) e infine proporlo in vendita nel suo sito .
Il risultato è un libro di 256 pagine (comprese le prime e le ultime bianche J).
In copertina ho inserito questa fotografia, scattata a Lokossa, nel centro di riabilitazione motoria per bambini “Bethesda”. Il momento esatto dello scatto lo troverete descritto alla fine di pagina 135.


Ora sono in attesa della stampa di prova, che dovrebbe arrivare a giorni.
Nel prossimo post scriverò sui costi del libro, i guadagni attesi, il loro impiego e i tempi di spedizione.

martedì 6 dicembre 2011

Far da se: correzione, formattazione e copertina.

… dal post “Serve un editore, ma... Chi fa da se…”
“L’autore dovrà però occuparsi di tutto: correzione, formattazione, copertina, promozione.”

Mi capita di correggere bozze di altri e, pur non essendo un professionista, me la cavo abbastanza bene. Non credevo però che correggere il proprio lavoro fosse un’impresa così ardua!
So che è importante far correggere il testo da altri perché arriva il punto in cui l’autore non riconosce più i propri errori. Beh, per me è diverso… li riconosco eccome! Vedo errori continuamente! Non credo che il testo sia realmente scorretto, ma ho la sensazione di poterlo continuamente  migliorare.
Però, alla fine, penso anche che sia bello così: è come se parlassi al lettore, con le mie inflessioni e qualche simpatica storpiatura linguistica.
Formattare non è un problema, per dargli l’aspetto di un libro basta un po’ d’attenzione  e familiarità con il programma di scrittura.

La copertina… mmm
La copertina che avrei desiderato ha, spostati sulla destra due grandi occhi, che si percepisce essere di un uomo bianco. L’anteprima del volto sfuma e quasi si intreccia con uno sfondo marrone così scuro da sembrare nero. Nello sfondo si intravedono sagome di bambini che giocano e di una figura femminile affusolata che sorregge sulla testa un grosso cesto. Dal marrone scuro spiccano il bianco di gioiosi occhietti e l’allegria di molti sorrisi. In alto, al centro, in piccolo, in bianco, il titolo del libro, yovò, e nient’altro.
Mi dovrò accontentare di molto meno, perché è un lavoraccio e Photoshop non lo so usare così bene. Il sito di self-publishing mi permette di inserire una foto in copertina, ne ho una che potrebbe proprio andar bene. Ha pure un significato particolare. Nel retro una breve presentazione e il gioco è fatto!
Per quanto riguarda la promozione… beh, ne parliamo al prossimo post!

giovedì 1 dicembre 2011

Serve un editore, ma... “Chi fa da se…”

..dal post “Dagli appunti al testo”

“Così immaginai che Yovò, nonostante le sue piccole imperfezioni, potesse diventare un libro.”

Questo post è una piccola digressione che mi permette di condividere dubbi e motivazioni con chi ha la pazienza di leggerlo. O forse di convincere me stesso delle mie scelte (!?)

Una volta deciso di rendere pubblico il testo ci sono diverse cosette da fare: correzione del testo, stampa, preparazione della copertina, distribuzione in libreria e promozione dell’opera.
Tradizionalmente di tutto ciò si occupa l’editore, rendendo naturalmente conto delle sue scelte all’autore.
MA, ci sono alcune considerazioni da fare.
In primo luogo l’editore, a meno che non sia un filantropo, ha un interesse economico di natura commerciale. Il suo lavoro non è banale, deve quindi essere giustamente retribuito, e comporta dei rischi, il libro infatti  potrebbe essere un best-seller, con incassi da capogiro, ma anche un completo fiasco. Quindi l’editore, qualora accetti di accollarsi il rischio valutando l’opera sufficientemente commerciabile, pretende in cambio, giustamente, di partecipare ai diritti e agli onori derivanti dalla vendita. Questo comporta, per l’autore, l’accettazione di un vincolo contrattuale sulla libertà di pubblicare con altri editori e l’accettazione di una percentuale sulla vendita, il cosiddetto “diritto d’autore”, generalmente ridotta. Chiaramente quanto più apprezzata sarà l’opera e quanto più efficace il lavoro promozionale dell’editore, tanto maggiore sarà il risultato per entrambi.
Ci sono editori che lavorano in altro modo, facendo partecipare l’autore al rischio attraverso la richiesta di un contributo a parziale (a volte totale) copertura delle spese. A questi editori prevalentemente si rivolgono scrittori esordienti che gradiscono un’assistenza professionale e che credono nella potenzialità commerciale della propria opera – attenzione, ho scelto volutamente il termine “potenzialità commerciale” anziché “qualità” perché non è detto che un’opera qualitativamente eccellente sia anche commercialmente apprezzabile.
Riepilogando, nel primo caso l’autore ha poche spese e guadagni interessanti solo se vengono vendute tante copie, nel secondo caso l’autore ha tante spese senza garanzia di rientro. Nel primo caso l’editore è convinto che l’opera meriti di essere pubblicata, nel secondo caso non è detto che sia così, perché tanto è molto probabile che rientri comunque delle spese grazie al contributo.

Torniamo a noi.
Dal punto di vista commerciale personalmente ritengo che Yovò sia un’opera interessante, ma rivolta ad un pubblico di nicchia. Per capirci, è probabile che non raggiungerà le vendite di “Cotto e mangiato” della signora Parodi. J
Gli obiettivi sono a) far conoscere ad altri la mia esperienza e b) raccogliere al contempo qualche soldino per finanziare iniziative benefiche.
Cosa scegliere per ottenere il miglior equilibrio tra i due obiettivi?

Interessandomi della cosa scopro una terza via, l’auto-pubblicazione: essere editori di se stessi.
Le nuove tecnologie permettono all’autore di auto-pubblicare il proprio libro in poco tempo e con poco investimento, di metterlo in vendita tramite la rete, senza vincoli di edizione e trattenendo una percentuale abbastanza alta del diritto d’autore. Al libro viene pure assegnato un codice ISBN, può quindi essere ordinato in libreria.
L’autore dovrà però occuparsi di tutto: correzione, formattazione, copertina, promozione. Il servizio si occupa della stampa e della struttura vendite.
Il raggiungimento dei due obiettivi sembra dunque possibile in questo modo. Mi permette a) di renderlo pubblico e b) di ottenere un guadagno già dalla vendita delle prime copie.