Visualizzazione post con etichetta obiettivo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta obiettivo. Mostra tutti i post

venerdì 23 marzo 2012

I risultati: una lettera dall'Africa

È arrivata una lettera dall’Africa, in alto c’è scritto: Azovè, 21/2/2012, alla fine c’è la firma di Sorella Assunta. È un foglio bianco di carta leggera che ha viaggiato quasi un mese per portarmi grande soddisfazione. La calligrafia celere della Sorella esprime gratitudine, qualche consiglio, un augurio e descrive i primi risultati dell’iniziativa Yovò.

Ne estraggo qualche riga per condividerla con i lettori del libro Yovò, ringraziandoli per aver contribuito a dare concretezza a questa idea:

«… finalmente abbiamo l’occasione di scrivere […] sai bene che non è facile comunicare.
Purtroppo per posta elettronica spesso non funziona, i telefoni pure e la posta è a rilento. […]
Siamo rimaste meravigliate […] che dopo 12 anni circa tu hai pensato a noi, a questa Missione, a questa gente tanto schiva ma tanto accogliente.
Che dirti, grazie […].
Il libro ci è pervenuto da circa 10 giorni […] si è pensato che con delle foto sarebbe stato più vivo e allegro ma abbiamo capito che rimandi a cercare le foto per chi vuole sull’ordinatore
(il computer n.d.s. – in francese l’ ordinateur  è il computer e le sorelle missionarie parlano molto spesso il francese).
Pensiamo che è bello quello che hai fatto, soprattutto lo scopo per cui l’hai fatto.
Tutte insieme abbiamo pensato di rendere più confortevole l’ambiente bambine piccole, per cui quello che ci arriverà sarà evoluto per la costruzione del refettorio.
Per il momento ti diciamo grazie per il ricavato inviato e per quanto stai ancora facendo e auguriamo tanto bene a te e famiglia […] qui ad Azovè le porte sono sempre aperte per accogliere.
Ciao e grazie da parte di tutta la Comunità d’Azovè.
S. Assunta e Sorelle»

Lettori di Yovò, se il refettorio sarà bello e accogliente sarà anche merito vostro. Il messaggio di gratitudine in queste righe è anche per voi.

martedì 7 febbraio 2012

I risultati: progettazione di una stanza – refettorio

Sono stati inviati  i primi proventi del libro Yovò e quanto generosamente offerto da alcuni lettori a sostegno del progetto.
Iniziamo così ad avvicinarci al secondo obiettivo di Yovò.
Le Sorelle Apostole della Consolata mi comunicano che le risorse di questa prima fase concorreranno alla realizzazione di una stanza – refettorio per bambine in condizioni di povertà accolte nella missione di Azovè (Benin).
Nei prossimi post potrete seguirne gli sviluppi.

giovedì 15 dicembre 2011

Il libro: costo, guadagno e spedizione

Oggi si parla di soldi.
Uno dei tanti motivi per cui questo blog esiste è fornire al progetto Yovò la massima trasparenza, ecco perché è giunto anche il momento di parlare dell’aspetto economico.
Come già illustrato nei post precedenti, i proventi derivanti dalla vendita del libro Yovò saranno utilizzati per il sostegno delle iniziative delle Sorelle Apostole della Consolata in Benin.
Auto-pubblicare il testo, a fronte della mancanza di impegno da parte di un editore, permette all’autore di trattenere un discreto margine per copia venduta, sarà quindi più facile raggiungere qualche risultato, seppur di piccola entità, anche con la vendita di una quantità limitata di copie.
Sarà mia cura fare i relativi versamenti per progetti segnalati dalle Sorelle Apostole della Consolata, dei quali renderò conto in questo blog. In alternativa si punterà al raggiungimento degli obiettivi indicati nel loro sito internet, che ad oggi sono: euro 50,00 per emergenze sanitarie o per una fornitura scolastica per un bambino; euro 100,00 per il sostegno ad una ragazza per un anno di convitto. Se le cose si mettono bene, con 300 euro annui si potrebbe pensare anche ad un’adozione a distanza.


Non avendo ancora documenti su cui verificare empiricamente la correttezza dei dati, tutto ciò che segue è da considerarsi previsionale e basato su quanto proposto dal fornitore di stampa e commercializzazione Lulu.

Una copia del libro costerà, in Italia, 14,90 euro (14,30 + iva al 4% = 14,872).
Per le copie acquistate sul sito di Lulu, dei 14,30 euro, 5,03 saranno per l’autore, il resto è costituito da costi di stampa e servizio.
Quindi per ogni copia di Yovò venduta verranno devoluti alle iniziative in Benin 5,03 euro.
Margini più bassi (1,48 euro a copia) si otterranno invece dalla vendita su altri siti o in libreria.

Saranno a carico dell’acquirente che acquista on-line i costi di spedizione (con iva, per l’Italia, al 21%). Costi di spedizione e tempi di consegna sono variabili a seconda della tipologia di spedizione desiderata. Non riporto nello specifico perché le tariffe possono subire variazioni nel tempo, quindi, a chi volesse approfondire, consiglio di avviare una procedura d’acquisto, prima della conferma viene proposto un riepilogo dei costi e dei tempi di consegna. 

Potrebbero esserci dei trucchi per risparmiare sulle spese di spedizione o per ottenere copie ad un prezzo più vantaggioso.
Ad esempio, Lulu propone di tanto in tanto offerte o sconti quantità, in quel caso vale la pena approfittarne. Organizzandosi si possono fare acquisti in più persone, risparmiando almeno sui costi di spedizione.

Le copie acquistate dall’autore e distribuite personalmente permettono, se rimborsate a prezzo pieno, un guadagno leggermente più alto. Secondo i miei conti 1,26 euro in più.
Credo perciò che organizzerò un acquisto comune di più copie con gli amici che ne vorranno una. In questo modo, mantenendo il prezzo a 14,90 euro, dovremmo poter devolvere più dei 5,03 euro a copia previsti o, almeno, abbattere notevolmente le spese di spedizione pro-capite.
Se questa proposta avrà seguito riporterò ad ogni partecipante il valore effettivo del guadagno ottenuto e su questo blog il risultato dell’iniziativa.

Già da ora, se pensi che parteciperai e vuoi prenotare una copia in questo gruppo puoi scrivermi all’indirizzo yovo2k@gmail.com , così mi faccio un’idea dell’ordine da fare.

sabato 10 dicembre 2011

Far da se: promozione.

… dal post “Far da se: correzione, formattazione e copertina.”
“Per quanto riguarda la promozione… beh, ne parliamo al prossimo post!”

La promozione del libro si rivela elemento fondamentale di congiunzione tra l’autore e il lettore. Promuovere un libro significa innanzitutto annunciarne l’esistenza al pubblico, presentarne i tratti essenziali, indurre curiosità alla lettura. Senza promozione un testo rischia di ridursi a mera soddisfazione tattile del suo creatore. Naturalmente non è questo il nostro obiettivo!
Oltre alla consueta pubblicità su riviste, TV e siti internet l’editore generalmente organizza presentazioni in libreria, spesso con il coinvolgimento diretto dell’autore, presentazioni in TV,  eventi pubblici creati ad hoc.
Il self-publishing invece prevede essenzialmente la presenza del libro su una vetrina di vendita online.
Yovò, come già scritto, verrà così pubblicato, pertanto non godrà dei tradizionali, costosi, mezzi pubblicitari.
C’è un altro mezzo, comprensibilmente non contemplato dagli editori tradizionali perché aleatorio, che racchiude in sé un’enorme potenzialità: il passaparola.
Il passaparola è un mezzo tanto potente proprio perché si basa sulla fiducia e sull’esperienza diretta dell’amico o del conoscente (concorderai con me che «te lo consiglio perché ho visto una bella pubblicità» e «te lo consiglio perché l’ho letto e mi è piaciuto» sono due proposizioni che trasmettono forze nettamente diverse).
La potenza del passaparola sta inoltre nella velocità e nella quantità di soggetti che possono essere coinvolti. Ricordo di aver letto in passato qualcosa a tal proposito. Nello studio statistico, che si basava solo sui contatti “personali”, cioè non amplificati dai moderni strumenti di comunicazione, si affermava che, considerata una popolazione di numerosità pari a quella italiana, potrei arrivare a qualsiasi persona in soli 6 step, ovvero potrei arrivare a comunicare qualcosa a chiunque tramite l’amico dell’amico …x 6 volte… del mio amico.
Ben lo sanno i creatori dei social network che, sulla base di questi studi primordiali, hanno costruito il loro successo. A margine della mia pagina personale, Linkedin mi comunica che i miei soli 16 contatti mi permettono di collegarmi a 169.707 persone e che in un solo mese in questa rete se sono aggiunte 6.569. Facebook è impressionante: ho provato a visualizzare i suggerimenti per nuovi contatti filtrando solo quelli con i quali ho in comune almeno 1 di 10 amici selezionati… non li posso contare ma fa quasi paura!

Tutto ciò premesso sono certo che questa iniziativa non avrà bisogno di imponenti campagne per essere un successo. Bastano poche parole o pochi click per ottenere una diffusione capillare. Se condividi gli intenti basta poco per coinvolgere i tuoi amici facendogli conoscere questo blog. Se una volta pubblicato il libro apprezzerai ciò che contiene, basterà poco per consigliarlo ad altri. Pensa quante persone puoi coinvolgere!
Il bello di questa iniziativa è che non rincorre obiettivi impossibili: anche una sola persona in più che leggerà il libro realizzerà il primo obiettivo, anche una sola persona in più che acquisterà il libro concorrerà a realizzare il secondo obiettivo.
( per gli obiettivi vedi i post precedenti, in particolare - L’idea di fondo - , - Dagli appunti al testo - e  - Serve un editore, ma... “Chi fa da se…” - )
La promozione sarà realizzata pertanto tramite il passaparola, in tutte le sue forme: già da ora, anche se materialmente il libro non esiste ancora, puoi parlare con gli amici, condividere sui social network, linkare il post Benvenuto sul tuo blog o cliccare +1 sotto di esso, scriverne a tua volta sul tuo blog, o semplicemente lasciare qui sotto un commento.
Quando il libro verrà stampato e l’avrai letto potrai prestarlo o “dimenticarlo” in qualche sala d’attesa o in una panchina alla stazione del treno. Meglio ancora, potrai regalarne una copia o suggerire a qualcuno di acquistarlo J.
Il limite del passaparola sta nella sua natura incontrollabile, ma ho fiducia.
In sostanza per la promozione, se la cosa ti piace, conto anche su di te.

PS: una buona notizia – Yovò si basa su una storia vera, una e-mail arrivata oggi mi conferma e completa il consenso dei principali soggetti che agiscono tra le righe. Si può procedere!

domenica 27 novembre 2011

L’idea di fondo

Era l’anno 2000 (ecco perché a questo blog è stato assegnato l’indirizzo yovo2000).
Da qualche giorno stavo in Benin, ospitato in una missione ad Azovè. Dallo sbarco all’aeroporto non avevo incontrato alcun uomo bianco ed allontanandomi dalla costa verso l’interno ho temuto di essere finito in un film, o in un documentario girato da un temerario videomaker. Ora iniziavo a percepire la realtà condividendo il tempo con donne che agli abitanti di questo paese avevano deciso di dedicare la loro vita. Ammiravo ciò che facevano e avrei voluto anch’io fare qualcosa. Ma non ero un medico, non ero un fabbro, non ero un insegnante e non mi sarei fermato il tempo sufficiente per realizzare un qualsiasi progetto.
Avevo la sensazione che ci fosse tanto da fare, ma io… cosa potevo fare?
Cosa stavo facendo? Osservavo. Poteva servire a qualcosa? Forse si.
Perché non avevo mai sentito parlare del Benin? Perché non avevo mai saputo chi erano i beninesi? Perché non avevo mai saputo che c’erano persone che in un giorno riuscivano a realizzare più di quanto io avrei potuto fare in molti giorni?
Perché nessuno me ne aveva mai parlato.
Ecco, questo potevo fare, parlarne. Osservare e parlarne. Assistevo a qualcosa di straordinario e, pensai, riportandolo ad altre persone avrei potuto sensibilizzarne il sostegno, incuriosire o almeno lasciare una traccia di tutto ciò.
Così decisi di osservare e ricordare quanto più possibile per poi trasmetterlo ad altri.