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giovedì 29 dicembre 2011

venerdì 23 dicembre 2011

Il libro: Copie in arrivo

Alle ore 10:12 di questa mattina sono partite, con corriere, le prime copie di Yovò. Per chi le ha prenotate la consegna è prevista per la seconda metà della prossima settimana (festività permettendo…). Ci saranno alcune copie disponibili, quindi chi non le ha prenotate può comunque contattarmi, direttamente se ci vediamo, o all’indirizzo yovo2k@gmail.com .
Oggi è il 23… tantissimi auguri di Buon Natale!


Support independent publishing: Buy this book on Lulu.

lunedì 19 dicembre 2011

Il libro: Yovò c’è!

Yovò è stato pubblicato!
Per vedere l’Anteprima del libro e leggere le prime 10 pagine è sufficiente collegarsi al sito http://www.lulu.com/, inserire nella casella CERCA “Yovò”, seguire i link “Ulteriori informazioni” , “Anteprima” e… BUONA LETTURA!




A breve inserirò a margine di questa pagina anche il collegamento diretto. [aggiornamento del 21/12/2011: alla tua destra nello schermo ho aggiunto il pulsante "Compra il libro", cliccandoci sopra si arriva direttamente al servizio vendita, da li, cliccando su Anteprima, si possono leggere le prime 10 pagine]
Il codice ISBN, utile per chi volesse ordinare una copia in libreria, è: 978-1-4709-5543-4

Grazie a quanti hanno contribuito alla realizzazione di questa idea, a chi ha letto in anteprima la bozza del libro e mi ha incoraggiato, a chi ha condiviso il mio entusiasmo. Grazie a voi, lettori di questo blog, che mi avete seguito sino a qui e a chi continuerà a farlo.

sabato 10 dicembre 2011

Far da se: promozione.

… dal post “Far da se: correzione, formattazione e copertina.”
“Per quanto riguarda la promozione… beh, ne parliamo al prossimo post!”

La promozione del libro si rivela elemento fondamentale di congiunzione tra l’autore e il lettore. Promuovere un libro significa innanzitutto annunciarne l’esistenza al pubblico, presentarne i tratti essenziali, indurre curiosità alla lettura. Senza promozione un testo rischia di ridursi a mera soddisfazione tattile del suo creatore. Naturalmente non è questo il nostro obiettivo!
Oltre alla consueta pubblicità su riviste, TV e siti internet l’editore generalmente organizza presentazioni in libreria, spesso con il coinvolgimento diretto dell’autore, presentazioni in TV,  eventi pubblici creati ad hoc.
Il self-publishing invece prevede essenzialmente la presenza del libro su una vetrina di vendita online.
Yovò, come già scritto, verrà così pubblicato, pertanto non godrà dei tradizionali, costosi, mezzi pubblicitari.
C’è un altro mezzo, comprensibilmente non contemplato dagli editori tradizionali perché aleatorio, che racchiude in sé un’enorme potenzialità: il passaparola.
Il passaparola è un mezzo tanto potente proprio perché si basa sulla fiducia e sull’esperienza diretta dell’amico o del conoscente (concorderai con me che «te lo consiglio perché ho visto una bella pubblicità» e «te lo consiglio perché l’ho letto e mi è piaciuto» sono due proposizioni che trasmettono forze nettamente diverse).
La potenza del passaparola sta inoltre nella velocità e nella quantità di soggetti che possono essere coinvolti. Ricordo di aver letto in passato qualcosa a tal proposito. Nello studio statistico, che si basava solo sui contatti “personali”, cioè non amplificati dai moderni strumenti di comunicazione, si affermava che, considerata una popolazione di numerosità pari a quella italiana, potrei arrivare a qualsiasi persona in soli 6 step, ovvero potrei arrivare a comunicare qualcosa a chiunque tramite l’amico dell’amico …x 6 volte… del mio amico.
Ben lo sanno i creatori dei social network che, sulla base di questi studi primordiali, hanno costruito il loro successo. A margine della mia pagina personale, Linkedin mi comunica che i miei soli 16 contatti mi permettono di collegarmi a 169.707 persone e che in un solo mese in questa rete se sono aggiunte 6.569. Facebook è impressionante: ho provato a visualizzare i suggerimenti per nuovi contatti filtrando solo quelli con i quali ho in comune almeno 1 di 10 amici selezionati… non li posso contare ma fa quasi paura!

Tutto ciò premesso sono certo che questa iniziativa non avrà bisogno di imponenti campagne per essere un successo. Bastano poche parole o pochi click per ottenere una diffusione capillare. Se condividi gli intenti basta poco per coinvolgere i tuoi amici facendogli conoscere questo blog. Se una volta pubblicato il libro apprezzerai ciò che contiene, basterà poco per consigliarlo ad altri. Pensa quante persone puoi coinvolgere!
Il bello di questa iniziativa è che non rincorre obiettivi impossibili: anche una sola persona in più che leggerà il libro realizzerà il primo obiettivo, anche una sola persona in più che acquisterà il libro concorrerà a realizzare il secondo obiettivo.
( per gli obiettivi vedi i post precedenti, in particolare - L’idea di fondo - , - Dagli appunti al testo - e  - Serve un editore, ma... “Chi fa da se…” - )
La promozione sarà realizzata pertanto tramite il passaparola, in tutte le sue forme: già da ora, anche se materialmente il libro non esiste ancora, puoi parlare con gli amici, condividere sui social network, linkare il post Benvenuto sul tuo blog o cliccare +1 sotto di esso, scriverne a tua volta sul tuo blog, o semplicemente lasciare qui sotto un commento.
Quando il libro verrà stampato e l’avrai letto potrai prestarlo o “dimenticarlo” in qualche sala d’attesa o in una panchina alla stazione del treno. Meglio ancora, potrai regalarne una copia o suggerire a qualcuno di acquistarlo J.
Il limite del passaparola sta nella sua natura incontrollabile, ma ho fiducia.
In sostanza per la promozione, se la cosa ti piace, conto anche su di te.

PS: una buona notizia – Yovò si basa su una storia vera, una e-mail arrivata oggi mi conferma e completa il consenso dei principali soggetti che agiscono tra le righe. Si può procedere!

giovedì 1 dicembre 2011

Serve un editore, ma... “Chi fa da se…”

..dal post “Dagli appunti al testo”

“Così immaginai che Yovò, nonostante le sue piccole imperfezioni, potesse diventare un libro.”

Questo post è una piccola digressione che mi permette di condividere dubbi e motivazioni con chi ha la pazienza di leggerlo. O forse di convincere me stesso delle mie scelte (!?)

Una volta deciso di rendere pubblico il testo ci sono diverse cosette da fare: correzione del testo, stampa, preparazione della copertina, distribuzione in libreria e promozione dell’opera.
Tradizionalmente di tutto ciò si occupa l’editore, rendendo naturalmente conto delle sue scelte all’autore.
MA, ci sono alcune considerazioni da fare.
In primo luogo l’editore, a meno che non sia un filantropo, ha un interesse economico di natura commerciale. Il suo lavoro non è banale, deve quindi essere giustamente retribuito, e comporta dei rischi, il libro infatti  potrebbe essere un best-seller, con incassi da capogiro, ma anche un completo fiasco. Quindi l’editore, qualora accetti di accollarsi il rischio valutando l’opera sufficientemente commerciabile, pretende in cambio, giustamente, di partecipare ai diritti e agli onori derivanti dalla vendita. Questo comporta, per l’autore, l’accettazione di un vincolo contrattuale sulla libertà di pubblicare con altri editori e l’accettazione di una percentuale sulla vendita, il cosiddetto “diritto d’autore”, generalmente ridotta. Chiaramente quanto più apprezzata sarà l’opera e quanto più efficace il lavoro promozionale dell’editore, tanto maggiore sarà il risultato per entrambi.
Ci sono editori che lavorano in altro modo, facendo partecipare l’autore al rischio attraverso la richiesta di un contributo a parziale (a volte totale) copertura delle spese. A questi editori prevalentemente si rivolgono scrittori esordienti che gradiscono un’assistenza professionale e che credono nella potenzialità commerciale della propria opera – attenzione, ho scelto volutamente il termine “potenzialità commerciale” anziché “qualità” perché non è detto che un’opera qualitativamente eccellente sia anche commercialmente apprezzabile.
Riepilogando, nel primo caso l’autore ha poche spese e guadagni interessanti solo se vengono vendute tante copie, nel secondo caso l’autore ha tante spese senza garanzia di rientro. Nel primo caso l’editore è convinto che l’opera meriti di essere pubblicata, nel secondo caso non è detto che sia così, perché tanto è molto probabile che rientri comunque delle spese grazie al contributo.

Torniamo a noi.
Dal punto di vista commerciale personalmente ritengo che Yovò sia un’opera interessante, ma rivolta ad un pubblico di nicchia. Per capirci, è probabile che non raggiungerà le vendite di “Cotto e mangiato” della signora Parodi. J
Gli obiettivi sono a) far conoscere ad altri la mia esperienza e b) raccogliere al contempo qualche soldino per finanziare iniziative benefiche.
Cosa scegliere per ottenere il miglior equilibrio tra i due obiettivi?

Interessandomi della cosa scopro una terza via, l’auto-pubblicazione: essere editori di se stessi.
Le nuove tecnologie permettono all’autore di auto-pubblicare il proprio libro in poco tempo e con poco investimento, di metterlo in vendita tramite la rete, senza vincoli di edizione e trattenendo una percentuale abbastanza alta del diritto d’autore. Al libro viene pure assegnato un codice ISBN, può quindi essere ordinato in libreria.
L’autore dovrà però occuparsi di tutto: correzione, formattazione, copertina, promozione. Il servizio si occupa della stampa e della struttura vendite.
Il raggiungimento dei due obiettivi sembra dunque possibile in questo modo. Mi permette a) di renderlo pubblico e b) di ottenere un guadagno già dalla vendita delle prime copie.