Buongiorno a tutti.
Caro navigatore benvenuto!
Che tu sia giunto per caso o per scelta in questa pagina, ho il piacere di presentarti un nuovo piccolo tassello del progetto Yovò.
Qui ti racconterò come è nata un’idea e come, piano piano, la sto concretizzando.
Il termine Yovò nella lingua locale di alcuni luoghi dell’Africa centrale, in particolare in Benin e in Togo, significa “uomo bianco”.
Yovò ero io, qualche anno fa e per qualche giorno.
Yovò è il suono principale di una cantilena che i bambini recitavano vicino a me, e che mi è rimasta incagliata nell’orecchio, nonostante il passare del tempo.
Yovò è diventato il desiderio di fare qualcosa di buono, qualcosa di bello. E di farlo bene.
Yovò è stato riversato in un testo. Ad oggi non lo è ancora, ma presto potrebbe diventare un libro.
Yovò è il desiderio di raccontare la mia esperienza, affinché altri possano conoscere. Potrebbe venirti voglia di ripercorrere i miei passi, e magari fare più di ciò che io ho fatto.
Yovò, intanto, è questo blog.
Buona lettura!
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